mercoledì 29 dicembre 2010

Una madonnina sul comò

Sono ateo (o forse razionalmente agnostico), lo sono da una vita.
Alle medie ed al liceo frequentavo l'ora di educazione civica al posto dell'ora di religione.
Mai fatto uso di santini, lumini, rosari, statuine, inginocchiatoi, fruste o croci.

Ma ho una bambina di due anni e mezzo ed ultimamente ho avuto un fortissimo flash:
stavo andando a letto, lieve luce verdina (avete presente le lampadine per bambini i Ikea ?) per evitare di disturbare il sonno di mia figlia, la cui stanza è vicina e teniamo la porta aperta; abbasso le coperte, mi infilo dentro, trovo una posizione comoda, giro la faccia verso il comodino e cosa ti vedo ?
Una madonnina illuminata sul mio comò; bella, bionda, capelli lunghi, lungo vestito rosa, fiori tra i capelli, mani giunte, viso dolce e giovane, ma con un chè di sinistro, come stregato dalla luce verdina.

Cosa succede ? viaggio nel tempo e nello spazio, universi paralleli, sliding doors ... sono d'improvviso diventato un bigottone con annessa madonnina illuminata sul comò ?!?!?!?!?!?!?!
Ma, aspettate un attimo, sento un leggero rumore provenire dalla madonnina ... non è un rumore, è quasi un ansimare, ma più ritmico e vibrato, e profondo ... sta russando ?


Sì, sta russando ! Accendo la luce e torno subito in me, riemergo da quei nanosecondi di coscenza alterata quando mi accorgo che non di Madonnina si tratta, bensì di Aurora/Rosaspina/Bella Addormentata ...
evviva ! Sono salvo.


'La Polpetta ' adora le storie delle principesse Disney (bell'imprinting hè ?!?), ne ha le bamboline e ogni tanto le lascia in giro, dove capita, dove qualcos'altro di estremamente interessante o terribilmente intollerabile l'attrae di più.

martedì 28 dicembre 2010

Della serie: 'Ecco perchè i figli vanno fatti da giovani...'

Si sà, fino ad una certa età i bambini imparano per emulazione, dai genitori, dai nonni, dalle zie, dalle maestre, dagli amichetti, dai passanti o dalla televisione.
Per loro si tratta di un gioco divertente e che spesso coinvolge attivamente chi li circonda. Interpretano ruoli e personaggi della loro vita (genitori, parenti, amici) o delle favole/cartoni/film.

Ora, chi viene coinvolto nel gioco viene appositamente istruito dal bambino a svolgere un determinato ruolo/compito, ma non sempre trattasi di roba semplice o statica ... a volte una buona forma fisica può risultare fondamentale al raggiungimento di tre obiettivi: il divertimento del bambino, l'interlacciamento di un rapporto di fiducia con lui, evitare il colpo della strega o infortuni simili ...

Ad esempio, qualche sera fà mia figlia (nota come 'la polpetta' fin dalla tenera età di 8 mesi; ora ha due anni e mezzo e le proporzioni sono cambiate di poco...) ha visto gli ultimi 10 minuti de 'La bella addormentata nel bosco' sdraiata sul divano e con una vestaglia poggiata addosso fingendo di essere Aurora.
Ma non è qui il nocciolo della questione, però.



Alla fine del cartone ha continuato a interpretare il personaggio rimanendo sdraiata e sognante e, indovinate un pò quale personaggio ho dovuto io interpretare ?  Esatto, il principe. Insomma, mi è toccato portarla a letto  su per le scale in braccio mentre ballavo roteando e canticchiavo dolcemente la musica del film ...

Fortuna che ho smesso di fumare, ma la panza la devo togliere, altrimenti la prossima volta non la racconto !

PS: ma perchè si chiama 'La bella addormentata nel bosco' se in realtà il bosco è l'unico posto in cui sta sveglia ?!?

lunedì 27 dicembre 2010

Della serie polemica: 'non pensate ai bambiniiiiiii ?!?'

Durante Natale molti canali televisivi dedicano le prime serate a film 'natalizi' o cartoni animati (tipicamente della Disney).
Ieri sera andava in scena, su RAI 1, 'La bella addormentata nel bosco'.

Polemica 1: è mai possibile che un film (evidentemente) per bambini debba cominciare così tardi la sera (21:30) ? Posticipare un cartone, che i bambini stanno aspettando fin dalla mattina, per poter comunque finire di trasmettere il solito 'gioco di pacchi' mi sembra una politica perdente, soprattutto quando ormai qualsiasi film può essere scaricato e comodamente visto o in streaming o con dispositivi economici e ben funzionanti che si interfacciano alla TV anche in HDMI.

Polemica 2: interrompere un film/cartone per mandare in onda i 'consigli per gli acquisti...' inizia ad essere ormai antiquato e controproducente, soprattutto dal momento che esistono i mezzi di cui sopra e televisioni commerciali (come Sky) che non trasmettono pubblicità durante i film.
Mi figlia, alla prima pubblicità durante il cartone ieri sera, ci è rimasta male, come se qualcuno avesse voluto inspiegabilmente punirla girando canale; è venuta da me quasi piangendo con faccia sbalordita (come a dire: 'perchè mi stai punendo ?  non ho fatto niente ...') e dicendo 'no no, Aurora, Aurora'. Io le ho risposto: 'mi spiace amore, non dipende da me, è la RAI che interrompe il tuo cartone per mandare questa brutta, antipatica pubblicità !'... non penso che questo fosse l'effetto desiderato dai pubblicitari ...

giovedì 23 dicembre 2010

A Casa Nuova !

Ebbene sì, finalmente, dopo tanti rimandi, dopo tanto penare, dopo tanti lavori, dopo tanti imprevisti ... ci siamo trasferiti. Evviva ! Finalmente una casa più grande, ben isolata termicamente, impianti a norma, possibilità di linea telefonica, bel posto, vicini di casa giovani e spesso con figli della stessa età della nostra (potrebbero giocare/annullarsi insieme ...).
Insomma, un salto di qualità.
...
Ma ... la bambina ? Oddio !?! Come prenderà il trasloco ? Le mancherà casa vecchia ? Piangerà e si dispererà ?  Non le fregherà nulla ?  Cosa succederà ?

Bhè, diciamo che, evidentemente, aveva compreso anche lei i vantaggi di 'casa nuova', fatto stà che:

  • le piace, 
  • non vuole tornare a casa vecchia (se lo è lasciato sfuggire solo un paio di volte da quando siamo a 'casa nuova', ed è oramai un paio di mesi)
  • si diverte come e più di prima
  • apprezza il prato morbido
  • apprezza il calore
  • apprezza il fatto che a un tiro di schioppo c'è anche la sua amichetta del cuore
  • apprezza la stanzetta dei giochi (emmmenomale !  finalmente c'è un unico spazio, che non sia il salone di casa, da trasformare nella tipica Hiroshima dei giochi)
  • addirittura ... udite udite ... va molto volentieri a fare la ninna nel suo lettone nella sua stanza (fino a due mesi fà si addormentava nel lettino attaccato al lettone e, puntualmente, durante la notte scavalcava e ce la ritrovavamo tra noi come morbido prezzemolo...)
  • c'è anche una grottaaaa da esplorareeeeee (l'intercapedine zozza e piena di ragnatele)

ha voglia di crescere
reagisce positivamente ai cambiamenti
ha spirito e voglia di misurarsi

i bambini sono dei così begli specchi dell'animo adulto
che senza non potremmo crescere perchè non potremmo tornare bambini




Gironzolando per i vicoli pieni di lucine natalizie si è fermata a parlare con un simpatico Babbo Natale; gli ha detto che lei è buona e ha rimediato una caramella, poi lui le ha chiesto dove abita e lei gli ha risposto orgogliosa e convinta: 'a casa nuova !'.

Il trasloco non poteva essere più dolce.

Buon Natale e felice anno nuovo a tutti.

mercoledì 17 novembre 2010

giovedì 7 ottobre 2010

Trucchi per farli mangiare

Premessa:
Forse è spinta da una volontà di dispetto nei miei confronti, ma chissenefrega, basta che mangi ...



Con mia figlia funziona (chissà per quanto tempo ancora) il seguente metodo:



METODO Bimbo famelico
- madre porta boccone a usualmente voraci fauci di figlia
- figlia per una e/o una serie di ragioni (sotto trovate solo un timido elenco) serra le labbra come neanche le presse idrauliche
- madre comincia a innervorirsi ... meglio non farla innervosire troppo, lei è un pò fumina
- entro in gioco io facendo la parte di un bimbo famelico pronto (con tanto di iperestensione del collo sulla tavola) a mangiarsi il boccone di figlia; famelici sibili a bocca aperta e puntamento laser verso il boccone

- in figlia si innesca magicamente il meccanismo dispetto/gioco
- pur di mangiare lei il SUOOOO boccone figlia rischia di
   1. spalmarsi addosso tutto il contenuto della posata
   2. operarsi alle tonsille alla tenera età di due anni e quattro mesi


- faccio rientrare il collo ed esprimo tutta la mia arte interpretativa facendo la parte del bimbo di prima ora molto arrabbiato e deluso, piangente e, finalmente, sfogante sul proprio cibo la frustrazione per il mancato boccone !

Voilà
Quasi ogni sera
Diventerò matto, o un grande attore ...

PS: n tra gli m motivi per cui vostro figlio non sta mangiando
- gallina che non becca ha già beccato (pizza ?  cornetto ?  gelatino ?  caramelle ?)
- ha troppo sonno
- sta male
- è un pò str...zo

scegliete quello che più vi aggrada, ma badate bene, in quei momenti sarete automaticamente attratti verso l'ultima scelta ... per poi pentirvi e ragionare su una delle altre ... ma comunque, anche l'ultima ci potrebbe sempre stare ... hè !

lunedì 4 ottobre 2010

Semplici associazioni logiche, o ...

A volte i bambini sembrano come quegli animali che imparano a fare cose eccezionali se premiati con biscottini o pesci.

Nel caso specifico, mi viene da pensare che, forse, fulcro dell'apprendimento umano è: la CARAMELLA !


Scendo sulla Terra.

Tempo fà qualcuno mi diede per mia figlia un lecca lecca giallo rosso fatto a forma di scudetto romanista.
Una volta a casa dico alla polpetta che se avesse mangiato tutto a cena poi le avrei dato la caramella della Roma (non perchè voglia farle uno di quegli odiosi imprinting calcistici, ma perchè era una caramella della Roma e a lei le caramelle piacciono tanto ...).





Distratta da altro (+ o - sempre le stesse cose: bambole, giochi vari, cartoni, altro cibo) passa mezz'ora.
Poi, ad un certo punto t dello spazio-tempo, viene da me e mi dice:

'caramella partita, caramella partita !'




Quiz:

  • a mia figlia piacciono i dolci ?
  • la caramella è la leva dell'intelligenza ?
  • che squadra tifo ?

martedì 28 settembre 2010

Primo giorno di prima scuola

E come sempre avviene il tempo passa
e d'improvviso quel che era lontano ieri
ora accade ed è già storia.


Dopo una lunga, complessa e dubbiosa procedura di selezione del nido cui affidare le enooormi potenzialità del nostro scarafaggetto, finalmente ieri si è consumato il suo primo giorno di scuola.
Lei pare si sia tanto divertita (ancora non cosa l'aspetta nei decenni a venire ...); fuori dal cancello rideva, dentro la scuola rideva, tornata a casa era contenta e voleva tornare a scuola.
Noi contenti per l'approccio positivo, meno per la nostra lunga, complessa e dubbiosa scelta.



Ora, è vero, ogni scarrafone è bello a mamma sua, e spesso i nostri figli sono 'particolarmente dotati' e 'un pò più avanti degli altri della sua età'; peccato che poi tutta quest'intelligenza sfumi diventando grandi, almeno a giudicare dal parco adulti ...

Però, ad essere realisti, mia figlia parla, riconosce, scarabocchia, è curiosa, inventa storie, è proattiva, collega logicamente (+ o - ragiona ...) più di quanto ho visto fare ad altri bambini ... o, quanto meno, più di quel che si è visto dentro l'asilo in questione, peraltro popolato di soli 3 bimbi, di cui 2 molto piccoli e solo una di 2 anni, ma timida e impacciata (sempre a prima impressione ... èh).



Fattostà che, quando la maestra, fino a quel momento impegnata a tenere uno dei bimbi più piccoli, ha rivolto la sua stimolante attenzione a mia figlia dicendole dolcemente: 'vedi ?, questo animale simpatico è un Cammello.', lo scarafaggetto le ha risposto: 'lo so, visto ad Hammamet.' e ha ricominciato a inventare StorieTraPupazzi.
Insomma, quella era solo la prima scuola, lunedì prossimo si ricomincia con il primo giorno nella sua seconda scuola: piena di bambini e con separazione tra bimbi piccoli (fino all'ultimo di nido) e bimbi più grandi, così che possano essere gestiti nei modi più utili alle loro specifiche esigenze ... banalmente.




E come raramente avviene si propone l'occasione di rivivere lo stesso evento; speriamo sorrida anche stavolta.


PS: vademecum per la scelta della scuola:
  • accertatevi (chiedete e fate sì che vi sia risposto con numeri ...) che la scuola sia popolata dalle urla di almeno una decina di marmocchi, di cui almeno la metà dell'età del vostro prezioso pargolo
  • meglio è se i bimbi fino ai due anni sono gestiti separatamente rispetto a quelli più grandi, e che ci sia abbastanza personale per farlo
  • non fatevi abbindolare da metodi innovativi di 'stimolazione nervologica' (per dirla alla bambinaia di Jack Jack - Gli incredibili, Pixar), e tempi e fasi calcolate e studiate. In genere non fatevi abbindolare dalle parole, scegliete definitivamente (e solo allora pagate l'iscrizione) solo dopo aver giudicato sul campo nelle prime prove di inserimento. 

martedì 14 settembre 2010

Mia figlia conosce la differenza tra gioco e realtà...

... più di quanto io a volte possa immaginare.
Ultimamente (2 anni e tre mesi) ha cominciato a giocare un pò più con 'Ciccio Bbbello' (a Roma ha almeno tre b): se lo coccola, lo porta in giro col passeggino, gli toglie il ciuccio e lo rimette (altrimenti piange in modo sgraziato e pesante !?), gli parla del più e del meno.
Qualche giorno fà, non senza un minimo senso di piacere vendicativo, io e lamamma abbiamo messo in piedi un simpatico ed utile teatrino nel seguente modo:

  • mentre lei giocava come suddetto col suddetto
  • io interpretavo il suddetto con voce sgraziatamente acuta e incalzante
  • lamamma dava consigli alla piccola mamma che cresceva in mia figlia, evidenziandole
    ...  ... ... ogni--singola--problematica--possa--presentarsi--ai--genitori--con--figli--piccoli !
Scena 1:
  • Polpetta si distrae per giocare con qualcos'altro
  • lamamma a Polpetta: 'piange, piange, avrà fame ?!'
  • io: 'uaaaaarghhaaaa ... aaaaharragghaaahahaaa, fameeeeeeeee, fammeeeeeeee, etc...'
  • Polpetta accorre da Ciccio BBebllo a dargli qualche finta prelibatezza da mangiare
  • io: 'gnam gnam' e poi zitto
Scene da 2 a n:
stessa struttura per ogni bisogno, capriccio o abitudine la mia piccola abbia mai mostrato in passato...

E' durato tra i 5 e gli 8 minuti, dopodichè Polpetta ha detto 'basta Ciccio BBbello, basta', intendendo dire 'ora basta con sto gioco; non mi diverte più !'.
E noi soddisfatti a sogghignare di nascosto :-}

Qualche giorno fà + 2, più meno stessa scena: 
  • Polpetta gioca con un altro Ciccio BBbello (sempre almeno tre b ha)
  • lamamma a Polpetta: 'cambialo, cambialo, Ciccio BBbello ha fatto la cacca'
  • Polpetta: lo guarda, ci pensa su un attimo, e poi dice a lamamma: '...sei tu la mamma' e porge non troppo dolcemente il povero puzzolente bambolotto a lamamma per andare e cercare altri più confortanti lidi ludici.

Insomma, vabè il gioco, vabè l'emulazione, ma le cose pesanti, le responsabilità non devono rientrare nei miei giochi !


Sei tu la mamma ... :-)))  fantastica ...

giovedì 9 settembre 2010

Sessè ... voglio proprio vedere ...

Questa estate, in vacanza, al mare, scendevamo in spiaggia quando c'erano solo gli anziani, presto.
Io e mia moglie ci mettevamo a leggere, mia figlia (due anni e tre mesi) si metteva a giocare con sabbia, pupazzi, secchiello, paletta e mooolta fantasia tra le due sdraio.
Poi, ad un certo punto (determinato dal fatto che io e mia moglie continuassimo a leggere dando lei poca attenzione), mia figlia metteva la borsa dei giochi a tracolla e diceva:
lei: 'ciaooo'
noi: 'dove vai ?'
lei: 'vado a scuola'
noi: 'ahhhh, va bene, salutaci la maestra.'
lei: 'va bene'

Poi non è che tornava subito dopo, no, si dirigeva verso il primo bambino o gruppo di bambini trovava sulla spiaggia, si sedeva con la sua naturale leggiadria, poggiava i giochi davanti a sè come merce di scambio e cominciava a giocare con i giochi degli altri bambini (a volte gli chiedeva 'peppaore').

E noi giù a ridere ...
Insomma, scena molto simpatica, e continua a dire divertita che lei va a scuola, anche se non è vero.
Siamo forse stati meschini ad invogliarla ad andare a scuola a Settembre dicendole che a scuola ci sono scivoli, altalene, tanti bimbi bravi, giochi, colori e maestre simpatiche ?
Resterà traumatizzata per colpa nostra ?

Speriamo di no, comunque, voglio proprio vedere se, dopo le prime volte che l'avremo portata in una scuola, continuerà a dire contenta 'vado a scuolaaaa'.

Vi terrò aggiornati.
Valerio

martedì 7 settembre 2010

Altro che 'porgi l'altra guancia' ...

NOI bravi ragazzi figli degli ovattati '80, noi educati, gentili, progressisti, positivi.
POI, poco alla volta, la vita ci frusta e punge; POI noi capiamo e ci ricrediamo, e cambiamo, e ci induriamo.







Finalmente anche NOI ci riproduciamo e, memoridell'amorevoleatmosferafamiliarediquandoiltelefono'girava'eilmonitordelpceraacristalliliquidi, cominciamo l'avventura nell'ignoto mondo dell'educazione infantile convinti del valore della tolleranza, della non-violenza, della bontà d'animo, della sincerità.
E allora, siamo tentati di, anzi, abbozziamo la stessa buona educazione per i nostri figli:
devono essere bravi, buoni, educati e puliti !





POI, poco alla volta, ci si ri-rende conto che la natura dell'uomo non collima poi così esattamente con quegli alti valori, o, per essere più spiccioli e meno teatrali, ci si rende conto che a volte è meglio dire ai propri figli che lo schiaffo ricevuto lo devono ridare più forte, che va bene giocare con la terra purchè non ce la si tiri negli occhi, che in certi casi va bene tenersi i propri giochi stringendoli forte senza lasciarli agli altri bimbi.
E allora ti rendi conto che rientrando nell'alveo di comportamenti e reazioni più naturali e istintive, i bambini si tranquillizzano, capiscono meglio, sono più reattivi.

Sembra proprio essere come si sente spesso dire, che verso i due/tre anni i bambini costruiscono il grosso della loro personalità, e lo fanno:
  • in parte secondo quegli insegnamenti che noi gli diamo e che loro in quel momento ed in quel contesto sono in grado di capire
  • in parte secondo delle spinte istintive profonde (il senso del possesso, la voglia di incontro/scontro con altri bambini)
  • in parte per spirito di contrapposizione ai genitori
  • in parte per emulazione dei genitori

Complicato, hè ?

Bhè, ci siamo passati tutti da bambini, molti di noi ci passano da adulti.
E' un pò come la politica: a volte siamo tentati di pensare che il nostro contributo non sia poi destinato a cambiare più di tanto le cose, mentre, in realtà lo è.
Ora, argomentare l'ultima affermazione non è semplice e in questo momento non penso di esserne capace, ma non per questo non ho fiducia nella utilità della mia attività di padre.
In bocca al lupo,
Valerio

PS: chiaramente, quando stanno per strapparsi gli occhi o per rompersi la testa, fermateli ...

venerdì 3 settembre 2010

Paura dell'acqua ? Sì, ma anche no...

Situazione:

  • primo figlio
  • pochi mesi
  • genitori pieni di speranze e teorie educative infallibili
Uno dei risultati di questi tre punti è, con buone probabilità: iscrizione ad un corso di baby nuoto.

'Così mantiene quella istintiva, commovente comunione con l'ambiente acquatico... hai visto quelle foto di infanti così a loro agio nell'acqua da sorridere a un metro di profondità ?!?'
o più semplicemente:
'Così poi non gli viene paura dell'acqua, impara a nuotare prima e noi stiamo più tranquilli prima al mare e in piscina...'

Effettivamente, li porti a questi corsi (almeno, a quello che abbiamo frequentato noi quando mia figlia aveva 8 mesi) e sembra che gli infanti siano destinati a diventare degli olimpionici della vasca lunga ... ma:
  • trattasi più di una vasca che di una piscina
  • l'acqua della suddetta vasca è caaalda (per dirla alla Woody Allen: sembra di essere tornati nell'utero materno)
  • non ci sono onde
  • i frugoli non hanno ancora visto o sentito parlare (quanto meno non lo hanno capito) di squali, abissi, mostri, streghe, buio=terrore, onde giganti e malefiche, etc... etc...
  • se anche ne avessero visto o sentito parlare, i frugoli a quell'età ancora non sono coscienti; o meglio. sono proprio incoscienti, attraverserebbero tranquillamente l'asfalto dell'autodromo di Monza durante una gara, respirerebbero tranquillamente acqua a un metro di profondità, se ci arrivassero...
Poi:
  • ad un anno e pochi mesi, al mare, comincia (mia figlia) ad avere un leggero timorino per il mare.
    'Bhè, sai, le onde erano particolarmente grandi quei giorni'
    'Era agitata per via di quei maledetti dentini'
    'Era evidentemente stanca dalla baby dance della sera prima'
  • a due anni e pochi mesi, al mare, è terrorizzata dalle onde, non vuole assolutamente entrare in acqua, non si avvicina nemmeno al bagnasciuga e dice 'io prendo il sole, prendo il sole', oppure (se è sotto l'ombrellone) 'io prendo l'ombra, prendo l'ombra' ... hanno una logica senza fronzoli !

Allora:
  1. le diciamo 'va bene, lo facciamo dopo il bagnetto'.
    Nel frattempo in piscina va, nuota, si immerge ('guarda l'uccelinoooo ...') come un pesciolino ('ehh, sìssì, olimpionica!').
  2. proviamo a forzarla per capire se il blocco può sciogliersi magicamente facendo il bagno tutti abbracciati, entusiasti e ridenti in mare.
    Niente: urla così disperata che manca poco ci arrestino per tortura.
    'Vabè, oh, c'ha un blocco, imparerà quest'altr'anno.'
    'Sarà stato qualche film o qualche libro o favola ?'
    'Forse la strega de La Sirenetta ?'
    'O forse le onde malvage in Ponyo'
    'O forse gli squali in Nemo'








Un paio di settimane dopo il rientro dalle vacanze, andiamo al mare di sabato, coscienti del blocco. Le diciamo: 'se vuoi fai il bagno, ma se non vuoi puoi anche stare tutto il giorno sotto l'ombrellone'.
A parte qualche piccola bagnatura di testa per il caldo, abbiamo mantenuto la parola, però ci siamo messi in riva al mare, e siamo restati lì praticamente tutto il giorno. Ogni tanto a turno facevamo il bagno, la schizzavamo delicatamente, facevamo buche e castelli pian piano più vicini al mare, scherzavamo in acqua e facevamo tuffi con altri bimbi figli di amici. 
Passo dopo passo, da sola è entrata in acqua fino alle coscie, ha lasciato che le terribili onde si infrangessero contro le sue gambine, si è addirittura bagnata i capelli sulla risacca sul bagnasciuga.


E' piccola, il mare è infinito, non si vede limite, a volte non è proprio trasparente, a volte l'acqua è fredda o fuori c'è vento; ha bisogno dei suoi tempi per vincere paure e blocchi ed è meglio lo faccia da sola, ma ben imboccata ...

Valerio

giovedì 29 luglio 2010

Ancora sulla fase di abbandono del pannolino

Premesso

 che mi vergogno un pò a parlare ancora di cacca (lo avevo già fatto qui, e quando non avevo ancora una figlia mi dava sempre un pò fastidio quando sentivo madri o padri parlare in maniera fin troppo aperta,  in continuazione e con quella naturalezza ... di cacca), ma qui siamo tra colleghi ...


Sto attraversando la fase finale (non dovevo dirlo ?) dell'abbandono da parte di mia figlia del tanto odiato/amato pannolino.



L'approccio
mio e di mia moglie è quello entusiastico, tipo:

  • evvivaaaa, l'hai fatta nel vasinooooo
  • evvivaaaa, l'hai fatta nel wateeerrrrrr
  • (ritmata e ballata tipo mambo) l'ha fatta nel vasinoo !  l'ha fatta nel vasinoo !  l'ha fatta nel vasinoo ! ...
  • ehhh che braaaavaaa, oramai sei grandeeeee
  • etcccc, etccccc


Problematiche prevedibili:
     


  • occasionali durissime cacatine di pecora nelle mutande ... aquantopareclassica stitichezza
  • pisciatine/one per terra e conseguente irresistibile pestaggio delle stesse
  • obbligo all'operatività marziale, tipo:
    appena dice 'pipììììì' o 'caccaaaaa' hai 5 secondi netti per tirarle giù le mutandine e sollevarle il vestitino ... e comunque devi già avere a portata di lancio il vasino e a portata di slogamento spalle i fazzolettini imbevuti.


Risultato
Sinceramente pensavo ci sarebbe voluto più tempo e fatica, e, invece, mia figlia (quanto mi inorgoglisce dirlo ....), ha già quasi risolto la questione.
Sarà che quelle sante di mia moglie e le nonne sono state molto più drastiche e immediate di quanto mi sarei aspettato: tolto pannolino, mai più messo, se non una mutanda pannolino (più sottile) durante la notte o durante i viaggi in macchina.

Devo dire di essere stato molto fortunato; ora, addirittura, a meno che non sia proprio stanchissima, si sveglia durante la notte e dice 'pipì, pipì, pipììììì'. Per quel che riguarda la cacca, è stata un pò più impegnativa; è diventata immediatamente stitica e lo è stata per una decina di giorni (sembravano sassi piuttosto che escrementi ... positivo dal punto di vista della pulizia del vasino ...), e ogni tanto, per trattenerla perchè non voleva impegnarsi a farla perchè distratta da giochi/tv o perchè sentiva del dolore, faceva dei movimenti molto simpatici con testa incassata tra le spalle, dondolamento nervoso sulle gambe rigide e ogni tanto un brivido lungo la schiena.

Finalmente, però, in questi ultimi giorni sta provando sempre più piacere a farla nel vasino o nel water con riduttore. Noi, nei nostri incitamenti, abbiamo spinto molto sull'opportunità di sbrigare la pratica in breve tempo, magari rimanendo davanti la tv, o a leggere il libro, o a giocare con le bambole, e senza il bisogno successivo di grossissime pulizie sul lettone, come succedeva quando portava il pannolino, in più c'è il vantaggio di girare tranquillamente senza quell'oggetto gonfio e ingombrante addosso.
A lei comunque va la gran parte del merito, e ultimamente, quando l'ho accarezzata e le ho detto che era stata proprio brava ('come i grandi'), lei ci ha pensato sù qualche secondo e poi mi ha detto: 'sì, io brava a fare la cacca' ... tutta orgogliosa ...

Comunque, aspettatevi qualche giorno di stitichezza assoluta, ma toglilere il pannolino completamente è la via migliore per innescare il circolo virtuoso.





Ciao
Valerio

L’antidoto

Riporto con piacere un post di oggi di Vittorio Zucconi.
Condivido pienamente gli argomenti dell'amato giornalista.
Da quando due occhi analoghi a quelli del bimbo in foto mi aspettano a casa, passo sopra certe amarezze e preoccupazioni con molta più facilità: mi inacidisco meno, mi infervoro meno.
Continuo ad essere convinto che la politica e l'informazione siano cose molto importanti, anche in relazione alla famiglia e alle generazioni dei nostri figli, ma guardo il tutto con più distacco e continuo a sperare che le cose cambino, prima o poi.
Voto, rispetto le regole, mi informo, cerco di impartire una buona educazione a mia figlia. Così facendo, cerco di dare il mio contributo per un futuro migliore in Italia.
Per il resto mi godo la gioia di essere padre ed il normale fluire delle esperienze.

Valerio

L’antidoto: "
Alla fine del TG1, che devo seguire perchè sono pagato per guardare ogni schifezza e fa parte del mio lavoro, IMG_0144quando sento salire insieme la pressione e la depressione di fronte a tanto squallore e a tanta impudicizia, dopo avere ascoltato i Cicchitto e i Bonaiuti, i Gasparri e i Calderoli e, nelle giornate più cupe, anche i Capezzone, mi riguardo questa fotografia, la luce limpida di questi occhi, l’innocenza di questo sorrisino e torno di buon umore. E’ un antidoto, che non manca mai di funzionare.
"

mercoledì 28 luglio 2010

Prima volta al cinema

Sabato scorso, alla tenera età di due anni e due mesi, mia figlia è andata per la prima volta al cinema.
Era da un pò che pensavamo di portarcela, in fondo, già da tempo seguiva con attenzione film per bambini in tv (tipicamente Disney-Pixar o Myazaki). Uno degli ultimi che le abbiamo fatto vedere in tv è ToyStory, e le è piaciuto tanto che, appena finito, ha detto subito: 'ancora, ancora'.

Allora, per non ipnotizzarla più di tanto ... le abbiamo detto che ne avremmo visto un altro al cinema. Bhè, complice la pubblicità di ToyStory 3 che compare frequentemente sui canali per bambini, mia figlia ha cominciato a dirci 'toy story al cimena, no a casa ...'.




Così, alla fine, l'abbiamo portata. Queste le interessanti fasi:

  1. durante il viaggio di andata si è addormentata in macchina (non aveva dormito nel pomeriggio)
  2. su una panchina davanti al cinema ho potuto appurare che quando i bambini dormono profondamente puoi fargli più o meno di tutto: non si svegliano
  3. sulla stessa panchina ho potuto appurare un'altra cosa, più legata agli istinti profondi che ognuno di noi ha scolpiti nell'Amigdala (... non scherzo, si chiama proprio così: in un altro post vi spiegherò perchè lo so): se si mette in posizione eretta un bambino che dorme profondamente (basta solo arginare il movimento rotatorio della testolina che tenderà altrimenti a cadere), pur di non cadere e farsi male si sveglierà
  4. la prospettiva: cinema, pop corn, coca cola riesce ad evitare il pianto e gli eventuali isterismi di un bimbo svegliatosi controvoglia (e stranamente in piedi)
  5. seduta sulla sua poltrona (la prossima volta porto un cuscino, così potrà vedere anche la metà bassa del film ...) con un gran secchio di pop corn tra le gambe, la mamma sulla destra, il papà sulla sinistra ed acqua a volontà sempre pronta, si è goduta tutto il film senza problemi, se non: 
    1. un piccolo piantarello quando le abbiamo tolto i rimasugli di pop corn
    2. una finta pipì nel momento di maggior patos quando i giocattoli rischiavano di morire (i bambini sentono queste cose e hanno paura): uscita con la mamma, una volta sulla tazza: 'pipì non c'è' ...
  6. ci vuole tornare: evviva, almeno i cartoni possiamo tornare a vederli al cinema
in fondo anche a noi due piace la prospettiva: cinema, pop corn, coca cola.
La differenza è che se qualcuno mi mettesse in piedi mentre dormo, io di sicuro mi romperei naso, gomito e qualcos'altro nella caduta che ne deriverebbe.

Ciao
Valerio