martedì 15 novembre 2011

Un concerto abbastanza radical chic


Sono stato con mia moglie, mia figlia, una sua amichetta ed il padre al concerto di cui sopra.
Il concerto viene presentato bene in termini di occasione per i bambini di gradire, in un ambiente caldo e accogliente, musica e canto interpretati live da ottimi musicisti in mezzo al pubblico, così da nutrire la curiosità dei bambini ed il loro piacere nell'ascolto.

Obiettivo solo in parte raggiunto grazie al quarto d'ora finale (a spettacolo concluso) durante il quale i bambini hanno potuto veramente scorazzare e divertirsi suonando gli strumenti e ballando alla musica suonata dagli altri bambini.


 Per il resto devo dire che lo spettacolo non mi è sembrato molto azzeccato:
- interpreti e musicisti tutti vestiti di nero e tendenzialmente tristi come un mimo parigino squattrinato,
- musiche cupe se non inquietanti (a parte una di queste, forse uscita allegra per caso ...)
- non si poteva applaudire
- si veniva spesso richiamati al silenzio, con particolare decisione in caso di bambini piangenti (come contraddirli ?)

Ora, a parte le critiche sibilanti mosse sopra, i musicisti e i cantanti erano tutti evidentemente molto bravi, e l'obiettivo dichiarato nobile e lodevole ... peccato l'approccio sbagliato (mio personalissimo parere) e il prezzo (18 euro gli adulti, 8 euro i bambini), direi eccessivo per essere ospitati in una sala un pò freddina, cupa e per uno spettacolo di un'oretta scarsa, secondo me non adatto alla media dei bambini tra i 3 ed i 5 anni (come dichiarato ufficialmente).

Colgo l'occasione per segnalare che il sito dell'Accademia di Santa Cecilia non offre un servizio facile per consentire al pubblico di lasciare feedback sugli spettacoli cui ha assistito.

PS: è vero che i bambini vanno lasciati liberi il più possibile, soprattutto in un contesto del genere, per formare il carattere, per esplorare nuovi mondi di colori, sensazioni e soprattutto suoni, ma quando vostro figlio/figlia è un quarto d'ora che monopolizza il pianoforte tanto ambito anche da tutti gli altri bambini e non consente (soprattutto ai più piccoli) di sperimentare le sue stesse "esperienze sensoriali", allora forse è il caso di andarlo a prendere di forza e lasciar provare anche gli altri ... anche questa, in fondo è democrazia, e la libertà dei singoli non deve lederla, cari papà e mamme un pò radical chic, un pò troppo montessoriani.
PPS: certo che sono proprio un criticone pesantone ... lo so, lo so