lunedì 12 luglio 2010

Che bello, mia figlia parla ... al telefono !

Ultimamente ho passato qualche giorno lontano da casa per lavoro.
Da quando è nata (25 mesi fà) non era mai successo che mi allontanassi da casa per più di un giorno, e comunque era troppo piccola per sentire la mancanza; fino ad una cera età sono dei parassiti della mamma e il papà non è poi così fondamentale ai loro occhi.




Attualmente, invece, è nella fase 'oggi non c'eri' ... ancora non ho capito se lo dice con sincero e puro rammarico, o, con diabolica coscienza, con il chiaro obiettivo di farci sentire in colpa.
Così, un pò per evitare di sentirmi troppo in colpa (ed indebitamente, visto che, in fondo, ero lì per lavoro), un pò (soprattutto) perchè è la mia droga giornaliera, l'ho chiamata ogni giorno al telefono (della nonna o della mamma).

Non avevo troppe speranze circa la complessità e la durata del nostro dialogo telefonico (precedentemente già era tanto se ti diceva 'ciao', 'parco' e 'altalena'), e, invece ... mi ha stupito l'ennesima volta.

Sarà che sentiva anche lei la mancanza (vorrei vedere: con un papà così !), sarà che, genericamente, sta crescendo ... e va bè, sarà pure che la nonna e la mamma le imboccavano un pò le parole da dire... comunque sia, mi sono trovato in giacca e cravatta a commuovermi sul balcone di un hotel in una città lontana per qualche parolina sbiascicata tra una bambola e un'altalena e un bacetto tirato per telefono.


Che potente scricciolo !

Valerio

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