A quel punto avrei volentieri ripetuto l'operazione perche' mi gratificasse cosi' un altro po', ma di sicuro mi avrebbe detto: 'desso basta'... eh si', ha imparato a dirlo, purtroppo...
giovedì 27 maggio 2010
Mia figlia compie 2 anni
A quel punto avrei volentieri ripetuto l'operazione perche' mi gratificasse cosi' un altro po', ma di sicuro mi avrebbe detto: 'desso basta'... eh si', ha imparato a dirlo, purtroppo...
mercoledì 26 maggio 2010
No Alpitour ?
lunedì 24 maggio 2010
Strafalcioni, ovvero: stanno imparando.
Consonanti e suoni: 'Di là, cocciolata. Fia cocciolata.' - mentre la cambiavo in camera da letto qualcuno in salone aveva cominciato a mangiare la pizza con la nutella, e il fatto non le era assolutamente sfuggito.
Maschile/femminile: 'Gallo canto, fvore' - viviamo in campagna e spesso si sente cantare qualche gallo. A volte mi siedo con lei davanti alla finestra per sentire i rumori della natura (che vorrei la interessassero quasi quanto i cartoni in tv... ehh quanto sono bucolico !) e, se il gallo non canta, le dico di chiedere al gallo se per favore può cantare per lei. Gallo / o, canto / o...
Maschile/femminile: 'Il cano' - questo penso sia tipico nei bambini della sua età. In fondo, quando si parla di un cane femmina spesso si dice 'la cagna'.
Crasi di parole: 'Toglia' - ce lo dice quando vuole che le si tolga un abito, o vuole (molto frequentemente ... da approfondire) togliere i vestiti alle bambole. Unisce le parole 'spoglia' e 'togli'.
Nomi e parole ricorrenti: 'Mangiana non c'è' - non capivo chi fosse questa Mangiana e perchè continuasse a dire che non c'era. In realtà era molto semplice: di lì a poco (perchè invitati ... mia figlia non ha capacità paranormali) sarebbero venuti a trovarci degli amici, tra cui, Germana, a cui lei è affezionata.
Per chi volesse approfondire gli argomenti relativi ai meccanismi di apprendimento del linguaggio da parte dei bambini, potete trovare qui un interessante quanto leggero approfondimento.
Qui, invece, trovate un sintetico post che elenca le fasi di apprendimento del linguaggio.
Valerio
giovedì 20 maggio 2010
Siete stufi delle solite favole ?
Si tratta di un interessante servizio online, che vi consente di creare facilmente e gratuitamente storie per bambini.
Le storie possono essere lette online (per i bimbi più geek) o stampate e, come da tradizione, lette sul divano o sul letto.
E' possibile scegliere tra una buona varietà di personaggi, sfondi, nuvolette di testo, etc..., insomma, la varietà e la completezza delle funzioni offerte dal servizio non lascia scampo: il limite è la nostra fantasia.
Ecco uno screenshot di una micro-storia creata in un minuto.
Infine, per chi volesse intraprendere una nuova carriera, o volesse fare un pò di sana 'job rotation' (sei stufo del tuo lavoro da avvocato azzeccagarbugli o da agente in incognito ? Prova con le favole per bambini), c'è anche la possibilità di pubblicare le proprie storie, gratuitamente o a pagamento.
Mi raccomando: se pubblicate una storia, fatemelo sapere e ve la linko qui sul blog.
Saluti.
martedì 18 maggio 2010
Della serie: 'mai avrei pensato di ... ma sai, con una bimba piccola ...'
Eh ssì, fino ad un paio d'anni fà dicevo (tutto d'un fiato): 'che sfigati quelli che vanno due settimane in vacanza all'estero (e.g. Creta, Tunisia, Egitto, etc...)' dentro un resort ... li vanno a prendere in pullman all'aeroporto, personale che parla la loro stessa lingua, poi si chiudono nella loro isola felice, nel loro micro/macrocosmo riflesso in un altro contesto spaziale/culturale, senza avere la voglia/necessità/piacere di esplorare la diversità locale, in termini di flora, fauna, morfologia, paesaggi, cultura, tradizioni, bla, bla, bla ... e poi che bisogno c'è di mangiare al ristorante serviti e riveriti sempre, anche a pranzo, ma cacchio, stai al mare, va bene un panino, e poi alla fine li riportano comodamente all'aeroporto e neanche sanno in che ameno posto della Terra sono stati ! '
...
...
Riprendere fiato
...
...
Ok, potrei (ma ve lo risparmio) ripetere e confermare la stessa opinione per chi ci va non avendo figli: godetevi l'avventura, l'emozione, la libertà, il fascino e la bellezza pura di una vacanza 'faidate' ! Quel tipo di esperienze vi rimarranno scolpite addosso per tutta la vita, e costituiranno un piacevole rifugio di ricordi e speranze ogni volta che ne avrete bisogno nel tram tram quotidiano. Magari evitate cose estreme, tipo: Islanda - Eyafiallaiokul Volcano Watching, o Thailandia - Sapori di cultura orientale.
Ma: la personale esperienza di una settimana a Maggio a Marsa Alam, nonchè la saggezza che viene con l'età mi portano a spezzare una lancia per i padri e madri con figli piccoli che decidono per il resort.
Premesse:
I figli piccoli:
- si ammalano facilmente: e corri dal medico (o santone ?!) di quel buco di culo di cittadina dove sei andato a finire perchè le mappe del TomTom non erano aggiornate. Sarà il caso di tornare a casa ? Nooo, proprio ora ? E il giorno dopo hanno 40 di febbre e tu preghi quel Dio al quale non hai mai creduto purchè possa fare qualcosa ...
- fanno la cacca nel pannolino: e la devi cambiare quanto prima e stando attenti a non sostituirla con la sabbia, altrimenti gli si potrebbero creare orrende piaghe sul delizioso culetto e urleranno di dolore ogni volta che gli cambi il pannolino, facendoti sentire una mmerda di genitore ...
- hanno bisogno di conoscere altri bimbi della loro età:
- perchè così crescono e imparano a rapportarsi agli altri
- perchè così 'si scafano': vedi il punto 1
- perchè così ti lasciano in pace ogni tanto: in fondo è anche la tua vacanza (quantomento lo dice il conto in banca ...)
- devono mangiare, e lo devono fare con regolarità: quando non lo fanno si innescano vortici emotivi ansiogeni che non vanno proprio a braccetto con la necessità di relax che ti ha portato in vacanza. Inoltre, che siate al mare o in montagna, faranno un sacco di movimento, consumeranno tonnellate di energie e, quindi, potenzieranno alla grande la loro già pantagruelica fame.
- sono dei gioielli: qualsiasi rischio che poteva in qualche modo intrigarti quando eri solo o con la tua fidanzata ora può diventare un potenziale dramma, e non vorresti niente di più al mondo che: evitarlo !
Le mogli:
- nel 99% dei casi hanno sfacchinato tutto l'anno:
- per alimentare te e tuo figlio/a,
- per pulire ogni tipo di output corporeo che possa essere fuoriuscito per cause varie da quell'apparente profumatissimo tenerissimo 'puttino'
- per dare il loro prezioso contributo a tenere la vostra casa pulita e ordinata
--> hanno bisogno di un pò di tempo da dedicare a relax quasi puro per riprendersi
- giocare col vostro adorato pargolo
- accorgervi un pò prima che sta mangiando la sabbia
- leggere comodamente sdraiati all'ombra
- fare qualche 'emozionante' escursione
lunedì 17 maggio 2010
A volte i bambini vanno trattati un po' come cagnolini...
Sono pieni di energie e di curiosita' che vanno alimentate e anche consumate per chiudere il cerchio dell'apprendimento e della crescita, e, per fargli fare una bella dormita nel pomeriggio ...
Quando piove e/o fa troppo freddo porto mia figlia a sgranchirsi qui, in un parco giochi al coperto. Ne esistono tanti, sempre di piu', alcuni piu' piccoli e intimi come questo, altri piu' grandi e compresi di pizzeria (per i bimbi affamati dopo tanto movimento e/o per gli adulti che riescono a non seguire divertiti o preoccupati i figli arrampicarsi, giocare e rischiare grosse testate in ogni momento).
In ogni caso vi consiglio di telefonare prima per sapere se ci saranno feste di compleanno: troppi bambini insieme alimentano a vicenda l'emozione di gioco fino a parossismi pericolosi, così rischiano di far male e non far divertire i piu' piccoli.
Mettete da conto eventuali contagi, ma consideratela una buona palestra anche in questo senso.
In queste occasioni trovo genitori troppo attenti e genitori troppo assenti; in entrambe i casi mi sembra di riconoscerne gli effetti sui figli. Effettivamente, in qualche modo, è anche una occasione per confrontarsi con altri genitori nel modo di trattare le esigenze motorie e di interazione sociale dei bambini.
PS: beati loro ... quando ero piccolo io, questo tipo di giochi (gonfiabili, palline, etc...) me li sognavo !
venerdì 14 maggio 2010
Ebbene sì, lo ammetto ...
giovedì 13 maggio 2010
Il parto - passo 0: le acque si rompono
Lei mi dice: 'Te vuoi assistere al parto, vero ?'
E io: 'certo !', in ogni caso, posta così, come avrei potuto rispondere di no ?!?
In realta' non sapevo bene a cosa andavo incontro, ma non me lo sarei perso per nulla al mondo.
Avevo coccolato quella pancia per nove mesi e non vedevo l'ora di iniziare la seconda fase.
Ora, premesso che la risposta alla domanda può dipendere da fattori molto personali (paura della vista del sangue, o della sofferenza, volontà di esser lasciata sola espressa direttamente dalla propria compagna), vi racconto la mia esperienza con una serie di post in ordine temporale.
Nei giorni precedenti alla rottura delle acque abbiamo vissuto una splendida atmosfera di amorevole attesa. Eravamo sereni perchè la gravidanza non aveva dato problemi, avevamo visitato e apprezzato l'ospedale/clinica dove mia moglie avrebbe partorito, conoscevamo la strada per arrivarci, era maggio e la primavera stava esplodendo. Un lunedì mattina prima di fare colazione, ci stiamo vestendo, mia moglie, tra timore e grande emozione, mi fa notare del liquido a terra sotto di lei: sulle prime ha paura di essersela fatta sotto, ma poi capiamo che si sono rotte le acque e, come chi ha fretta di arrivare ad una festa dove troverà l'innamorato/a, ci vestiamo, prendiamo la borsa (preparata in anticipo, ... mi raccomando) con le cose per l'ospedale, e partiamo.
Non c'è stato bisogno di viaggiare veloci o sulla corsia di emergenza, in questi casi non c'è fretta ed è meglio per tutti godersi l'emozione e rimanere quanto più rilassati possibile.
E, in effetti, una volta arrivati in ospedale, per quanto questo possa essere efficiente e vuoto, c'è sempre una certa quantità di (necessarie) visite e procedure da seguire, prima di rilassarsi su di un letto.